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omicidio plurimo 575

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omicidio plurimo 575

L’inclinazione finale della nave, quella non più sostenibile, è arrivata in ritardo rispetto alla collisione (confronta video diffuso da Guardia di Finanza). Tognozzi, non capisco solo una cosa: Oppure forse era stato volontariamente spenta la registrazione del Traking, per taciere sulla spettacolare ma imprudente pratica del “saluto” turistico? Durante questo lasso di tempo, la nave era inmanovrabile e forse aveva anche perso il segnale col satellite ed ha speronato lo scoglio. concordiamo con lei. De Lillo, Sub art. Già ieri sera al TG1 speciale L’inchiesta di Monica Maggioni hanno mostrato un servizio in cui si vede lo scoglio che è stato speronato con i segni della vernice della nave. Otto, ottima ricostruzione che verosimilmente rispecchia quanto accaduto…la manovra del comandante per spiaggiare la nave merita ulteriori commenti…resosi ormai conto della balena colpita a morte, fa il possibile per salvare migliaia di vite umane…e almeno in questo, ci è riuscito in pieno…, da dove mi trovo , ho ricostruito l’ incidente. Quella dei 100 metri, più sicura per una nave del genere, si trova a 0,3 miglia (555 metri) dalla costa. A proposito della ricostruzione fatta dalla ditta di programmi per la navigazione http://www.qps.nl , I danni sono al momento incalcolabili.Continuero a seguire Tognozzi nei suoi articoli,complimenti. 589 c.p. Arrestate i tecno burocrati del rina e di tutti gli enti certificatori improduttivi e collusi con il falso ideologico delle università. Se io mi prefiguro l’evento morte nella mente, immaginando che si possa realizzare e ASSUMENDOMENE IL RISCHIO, e tengo comunque la condotta che potrebbe portare all’evento morte, dal punto di vista giuridico HO VOLUTO quell’evento, se poi questo in effetti si realizza. Significa che la direzione relativa fra lo scoglio e la nave era inclinata di ameno 30-35 gradi rispetto all’asse lognitudinale dello scafo, ossia lo scoglio ha colpito la nave DI LATO. Dove sembra che sotto la carena ci siano altri squarci (ombre scure). Non vi sono altre possibilità al Giglio per una nave così, a meno che non si navighi a pochi metri dalla costa, ma serebbe pazzia pura. Il tratto di mare tra il Giglio e l’Argentario è largo 7,9 miglia (da Capo d’Uomo a Giglio Porto), per cui una nave da crociera può passarci senza problemi. Detto ancora più semplicemente, avvicinandosi a terra, occorre affidarsi soprattutto ad altri strumenti quali il radar, ma soprattutto la vista, altrimenti il progresso rischia di diventare la causa prima di incidenti a volte colossali oltre che tragici. Attenzione a interpretare il tracciato come se la nave fosse ancora con propulsione propria. Complimenti per il forum per il suo tentativo di fare una ricostruzione oggettiva dell’accaduto. Bene, ora, immagino che in automatico il sistema di guida non permetta di avvicinarsi troppo alla costa, per motivi di sicurezza, mi pare logico e sensato e pure attuabile tecnicamente, quindi potrebbe essere la verità. Se un’Istituzione competente ipotizza che i passeggeri si sarebbero potuti salvare se il Comandante non avesse ritardato l’allarme, è doveroso per la Procura accertare tale circostanza. Come mai SEMPRE E SOLO DOPO…??? L’omicidio colposo è disciplinato dall’art. Ecco, la Costa Concordia era lì, a quella distanza. A speed-boat racer suffers amnesia after an boating accident and goes to his isolated villa to recuperate. 1) La velocità di avvicinamento all’isola secondo l’AIS, è di 15,4 kn con Rv=278°, inferiore quindi a quella dichiarata e riportata nell’articolo. L’unica mia perplessita’ é la curva evolutiva percorsa dalla nave dopo l’impatto. Non sono d’accordo, il tracciato AIS è compatibile con l’ipotesi dell’urto sulle Scole: basta tenere presente che i dati rilevati dall’AIS sono solo i singoli punti (i vertici della spezzata), mentre le rette che uniscono i punti sono solo un suggerimento fornito dal programma e assolutamente non la rotta reale. ?Non giudico, ma se sono vere le voci che danno il comandante a terra mentre ancora non erano scesi tutti i passeggeri, la dice lunga su che tipo di persona fosse. Ci sono molti diversi tipi di leggi omicidio colposo che possono alterare in base alla giurisdizione della regione. ; lo condannava, altresì, al risarcimento del danno, da liquidarsi in separata sede, in favore delle costituite parti ci ... cidio colposo plurimo aggravato dalla previsione dell'evento. abbastanza desolante il chiasso, disinformato e ignorante, che ascolto in tv sui sistemi di sicurezza che non hanno funzionato ecc ecc. Complimenti per l’eccezionale ricostruzione. Ecco l’animazione (caricata anche su YouTube) dal sito di Repubblica: 4) Scarroccio finale e incaglio a Punta Gabbianara. espacio_iframe = window.innerHeight - 110 C’è molta tecnologia, così come sugli aerei. Non abbiamo detto che la secca più esterna è la responsabile, solo che l’impatto non può che essere avvenuto nella zona delle Scole. Caro Giulio, Gli esperti del settore sono Lloyd’s register, Nautilus international, IMO, e pochi altri. e consiste nel provocare volontariamente la morte di un’altra persona: Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno. Ma se aveva scapolato lo scoglio SE delle Scole navigando parallela all’isolotto, accorgendosi dell’errore ha accostato a dx e la murata sx è andata a sbattere sulla punta estrema NE delle Scole. Li ha presi con tale violenza che ha sradicato massi del peso di tonnellate ed alti molti metri portandoseli dietro. Una cosa è certa: il comando spesso esalta e solo chi ha operato in contesti militarizzati o di navigazione sa che a volte il potere degenera le già degenerate menti semplici, esaltando il semianalfabeta di turno instillandogli un sempre meno strisciante e sempre più evidente delirio di onnipotenza. il fatto che lo scafo si sia poi inclinato sul lato di dritta mi risulta, pertanto, oscuro poichè non mi sembra credibile che la nave in assetto si sia inclinata per l’effetto del vento e/o del mare che la spingevano sugli scogli della vicina costa. Ora, a voler essere obiettivi, un uomo è sempre un uomo (se non è uomo di mare), e non tutti sono “figli” dei romanzi di Conrad, per cui è ancora ammissibile che la paura e il panico possano prendere il sopravvento in caso di inaspettato pericolo di vita (chiamiamolo “istinto di sopravvivenza”, in soggetti evidentemente non adatti a esser considerati di “nervi saldi” in cose di mare, e una nave che realmente affondi in alto mare giustificherebbe – sempre solo con queste premesse di obiettività – una reazione istintiva “animale” che potrebbe essere giustificata. stato fatto e questo ha provocato lo sbandamento a dritta ? Da quello che si vede dalle foto ad infrarosso la falla non sarebbe l’unica. Guardate questo interessantissimo documento: Io credo impossibile un inversione ad U tramite le catene dell’ancora, non credo esista al mondo una catena ed una struttura in grado di resistere ad uno sforzo del genere. Non lo dico io. Il ritardo nell’accostata a dritta potrebbe essere dovuto a mille motivi, fra loro molto diversi. Perfettamkente d’accordo, La Costa Crociere sapeva, ma faceva finta di nulla, ma quello che mi inorridisce è il comportamento della apitaneria di porto che è pronta a sanzionarti se il tuo canotto è fuori di 400 metri rispetto alla riva, ma che per ANNI ha fatto finta di nulla rispetto al comportamento di questi giganti del mare. Lo documenta questa foto pubblicata da Giglionews. Ho realizzato per uso personale un motor sailer da dieci metri in acciaio inox,il costo del materiale mi ha portato ad usare lamiere spesse 3mm per l’opera viva, sono stato giudicato spericolato per questo. 6) L’ultimo punto AIS registrato è delle 21.02.00 UTC ad una distanza di 0,63 mg. a NNE dal luogo dove si trova ora. Qual è invece la pena prevista per il tentato omicidio? //Navegadores basados en IExplorer, es que no tengo innerheight Le gravissime responsabilità del comandante Francesco Schettino stanno emergendo con una rapidità e una chiarezza lampante. Le cosìdette scatole nere sono alla autorità giudiziaria, ma comunque sono resi noti alcuni dati di navigazione? -sembra che il comandante abbia lasciato la nave senza considerare che molti passeggeri ed equipaggio erano ancora a bordo: probabilmente era sotto shock come altri stretti collaboratori che avrebbero dovuto trattenerlo. Non c’è stato alcun ammutinamento. Siamo d’accordo con lei che sicuramente in mare la casualità non esiste, infatti portare la Costa Concordia sulle Scole è stato un atto folle da chi ne aveva la responsabilità. Ma chi gliel’ha data la patente a quel pazzo? Si guardi lo speciale del TG 1 del 28 Maggio. I precedenti punti sono intervallati ogni circa 4 minuti. O almeno prima di farle raccolgano tutte le carte della nave, i rapporti della polizia e di chiunque abbia toccato quella nave e allora ne possiamo riparlare. D. NOTARO, I nuovi reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali: norme “manifesto” o specializzazione dello statuto colposo; Cfr. Il procuratore sta procedendo nelle indagini e quella sola è l’autorità che dovrà dare delle risposte a questa storia. Una domanda per capire meglio la possibile rotta. Mario Medin. Mi riferisco all’inosservanza di ordine, anche se occorre comprendere se effettivamente De Falco, nel momento in cui ha ordinato a Schettino di risalire a bordo, fosse effettivamente un suo superiore e se, ovviamente, non sussistano scriminanti. dove si trova esattamente? Alle 11 di oggi è iniziata a Grosseto l’udienza con il GIP per la conferma del fermo. Quanto alle vittime, ai cui parenti va la nostra solidarietà, ai dispersi, ai feriti, alle procedure di soccorso, a dove era il comandante, a quando ha lasciato la nave, non è questa la sede per parlarne. A questo si é aggiunto un guasto nel sistema di posizionamento e conduzione della nave. Caro Tognozzi .. abbiamo visto come è andata. E’ Infine, sul perchè abbia abbandonato la nave, anche qui ci possiamo scatenare con le ipotesi. Nel nostro caso non è la chiodatura a fare difetto, ora le saldature vengono bene e costano poco ma lo spessore delle lamiere che si sono accartocciate per settanta metri consentendo ad un sasso di restare incastrato. I reati commessi mi appaiono tre, in ordine cronologico: 1) Naufragio (colposo): art. Lo dimostrano tracciati AIS, testimonianze, la logica, la semplice navigazione. Pare che, secondo anche quanto dichiarato dallo Schettino, vi sia un tentativo di portare la prua della nave verso dritta. Dai Verbali emerge che pochi minuti dopo il contatto era stato verificato e comunicato in plancia che le pompe fossero fuori uso perchè il locale stesso delle pompe era allagato. Io e l’equipaggio siamo stati gli ultimi ad abbandonare la nave”. Se la nave fosse effettivamente passata dove indicato nel tracciato, non beccava lo scoglio (anche se comunque sarebbe stata troppo vicina). Fino al rosso del faro». norma dell’art.380 del c.p.p. Nel mio post precedente avevo scritto che alcuni mettono in dubbio la manovra per fare arenare la nave e per evitare centinaia di vittime. La nave, una volta affondata, è ora adagiata a ridosso di Punta Gabbianara, subito a nord di Giglio Porto, con la prua rivolta verso sud. 575 c.p., ... Il caso di omicidio plurimo colposo in dipendenza di un'unica condotta, previsto dall'art. Come mai la prevenzione delle disgrazie non esiste nella psicologia marinara degli armatori, Costa e non. SUL FONDALE,IN UN TRATTO DI COSTA DOPO IL DISLIVELLO DEI FONDALI GIOCA BRUTTI SCHERZI AI MARINAI INESPERTI.L’ISOLA DEL GIGLIO E’ CIRCONDATA DA UNA CORONA DI DENTI DI SQUALO,GROSSI SCOGLI A POCHI METRI DAL FONDALE CHE CADE A PRECIPIZIO DA 5 METRI A 40. Considerando quanto sta accadendo, e cioè che: – il GIP ha addirittura ritenuto illeggittimo il fermo ed ha considerato sufficiente la misura cautelare dei domiciliari, – la Procura ha contestato sin da subito l’omicidio colposo, e quindi non ha ritenuto sussistenti ipotesi di maggiore gravità, o non le ha volute approfondire per prudentemente evitare “smacchi” giudiziari, – la piega che in Italia spesso prendono questi eventi di notevole impattto mediatico (vedi Knox e Stasi – casi enormemente diversi, ma indicativi della cedevolezza del sistema quando il casus assume contorni abnormi). Per salutare chi ? In un istante ho sentito la botta sotto la centrale. Esistono però molte sfumature, che colgono, o tentano di cogliere, le varie configurazioni che può assumere la complessa volontà umana. Sbaglio ? Quello che è emerso fin dal primo giorno è che da una parte esistono i fatti ‘evidenti’ ed ‘inequivocabili’, dall’altra esiste un giornalismo e delle voci generaliste che spesso vanno contro ogni evidenza ed a giorni di distanza dicono tutto ed il contrario di tutto. C’è solo un fatto che non riesco a comprendere: come mai tutte le dichiarazioni rilasciate dai naufraghi, quando intervistati nei momenti successivi allo sbarco, parlano di un “botto tremendo” e successiva “caduta di stoviglie” intorno alle 21.30? E vedremo in quanti l’hanno manifestato. Come Farevelanet aveva scritto già sabato sera, a 20 ore dall’incidente, l’unico punto in cui una nave come la Costa Concordia poteva scontrarsi con uno scoglio era la Secca delle Scole che, ribadiamo, si trova, nel suo punto più esterno (in riferimento al pescaggio di 8,2 m della nave) a 0,2 miglia dalla linea di Costa del Giglio. Ripetiamo che la nave ha un pescaggio dichiarato di 8,2 metri e che nella costa orientale del Giglio, a meno che non si decida direttamente di “speronare” l’isola, l’unico punto possibile è la secca che fuoriesce dalle Scole per 0,05 miglia, ovvero 90 metri, dal più piccolo ed esterno dei tre scogli. Siamo sicuri che SChettino ha colpito le Scole? Giglio Porto- Dopo la conferma degli arresti domiciliari, decisa stamani dal Tribunale del Riesame di Firenze, lo Schettino dichiara “Ora sono più tranquillo”. Questo comportava, oltre al rischio dell’incidente che è effettivamente accaduto, pericolo di collisione per le unità da diporto che incrociano numerose in quelle acque entrando ed uscendo dal porto. E se le ha colpite, possibile ci abbia messo mezz’ora per arrivare li?? Per far ciò si trovava, come abbiamo documentato, a 290 metri dalla costa. http://video.repubblica.it/edizione/firenze/la-ultime-fasi-della-rotta-della-concordia/85718/84107 ». In più non sappiamo se durante l’incaglio finale si siano aperte nuove falle a dritta;poi ci sono quelle strane macchie nere sulla chiglia della nave che si vedono nei fotogrammi http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/17/foto/costa_concordia_foto_infrarossi-28270170/1/?ref=FRAG-2 e che forse fanno pensare ad altre falle anche se non ne sono convinto. Ciò in un certo senso “mitigherebbe” (ma potrebbe anche peggiorarla, sotto un certo punto di vista!) Chiunque vada per mare ha già capito che la nave si trovava dove non doveva essere, sugli scogli delle Scole per una manovra assurda. Ottima ricostruzione ed analisi dell’accaduto, complimenti. C’è un’inchiesta che sta procedendo e la magistratura in azione. L’ ancora quando e’ stata calata e perché ??? L’angolo lo si vede bene anche guardando il buco. Soprattutto il Comandante avrebbe dovuto capire che era ora di tacere. Assolutamente inconcepibile, sconcertante e negligente, ogni oltre immaginazione, che quella nave fosse lì in quel momento. Sono assolutamente allibilta dalla faciloneria e dalla irresponsabilità di questo comandante. c) nel servizio del TG1 si vede lo scoglio che secondo loro è stato colpito. Sulla base dei fatti noti a quel momento, avevamo formulato delle ipotesi, con dei semplici esercizi di navigazione, che ora trovano conferma nei verbali degli interrogatori successivi al fatto, resi noti dalla magistratura e pubblicati oggi su tutti i media, dal locale Il Tirreno, che sta seguendo questa vicenda con capillare attenzione, alla Repubblica. E se invece ci fossero stati 5 nodi di scirocchetto (capita in inverno), che l’avrebbe spinta verso nord ovest, su che fondale sarebbe affondata la sua nave, con quali ulteriori conseguenze? In quel caso l’avranno lasciata a sinistra di poche decine di metri. E ancora: “Se il comandante Schettino non avesse fatto perdere un’ora preziosa sarebbe andata di lusso, si sarebbero potute calare le scialuppe con calma, mettere a loro agio le persone». non si possono ignorare tre radar e vari GPS cartografici e comunque se lì ci fosse stato qualcuno avrebbe visto!? La Secca della Croce al Giglio, si trova 2 miglia per 329° da Giglio Porto, ha un cappello a -5 metri, pericoloso per le navi. Giglio Porto, 14 gennaio- La tragedia della Costa Concordia ha dell’incredibile per la sua dinamica. Lo sbandamento è poi aumentato progressivamente alimentato dall’acqua proveniente dalla falla che pur salendo di livello orizzontalmente finiva per essere dislocata principalmente sul lato dritto.

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